View of Bou Tharar village – Morocco, the Valley of Roses

E’ quasi impossibile trascorrere una vacanza in Marocco, e non restare affascinati dai meravigliosi tappeti berberi, veri capolavori dell’artigianato locale.

Questi manufatti sono sempre presenti nei mercati di tutte le città, alle loro spalle vi è una lunga ed antichissima tradizione, che risale addirittura al periodo del paleolitico, ma solo in seguito alla loro commercializzazione, sono divenuti famosi in tutto il mondo.

Sono il frutto dell’arte millenaria delle tribù berbere, la loro tecnica nel realizzarli si è conservata fino ai giorni nostri, come anche i colori, i disegni ed i simboli, erano le donne nomadi che li realizzavano, tramandando il metodo di operare di generazioni in generazioni.

I disegni traggono ispirazione dalla natura, le diverse forme e colori includono simboli di speranza, rispetto, fortuna e fertilità, anticamente erano usati come materassi, coperte o come elemento della dote nuziale.

La materia prima più usata è la lana, anche se molti sono fatti con filati misti, il risultato è che sono morbidi e molto resistenti, spesso presentano nella trama delle irregolarità, ma è normale in un lavoro manuale.

La lana viene dapprima lavata per poi essere tinta, viene filata a mano per ricavare i fili per la trama e l’ordito, la fase più difficile e complessa è quella dell’annodatura, che può durare anche settimane, se non mesi, può essere realizzata con il telai o a mano, come i famosi tappeti Beni Ourain.

Esistono diversi tipi di tappeti berberi, che si diversificano a seconda della loro storia o delle tecniche di lavorazione, i più conosciuti oltre al Beni Ourain sono: Kilim – Chichaoua e Zanafi.